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Natalia Ginzburg
Palermo, 14 luglio 1916 - Roma, 8 ottobre 1991
Natalia Levi Ginzuburg fu una scrittrice, drammaturga, traduttrice fra le più importanti nell'Italia del XIX secolo.
Nata a Palermo da una famiglia di origine ebraica e fortemente antifascista crebbe a Torino, dove conobbe e poi sposò Leone Ginzburg, docente universitario di Letteratura Russa e collaboratore della casa editrice Einaudi, noto in città, insieme ad altri, fra i rappresentanti dell'antifascimo torinese intellettuale. Dopo la morte del marito, torturato e ucciso nel carcere romano di Regina Coeli e alcuni brevi periodi passati fra l'Abruzzo e la Capitale, torna a Torino - dove continua a scrivere e convola in seconde nozze con Gabriele Baldini, docente di Letteratura Inglese. Nel 1962 ottiene grandi riconoscimenti e la vittoria del Premio Strega con Lessico famigliare, diario autobiografico su infanzia, adolescenza e storie della propria famiglia.
Parallelamente porta avanti la collaborazione con il Corriere della Sera, per il quale pubblica articoli di critica letteraria, cultura e spettacolo. Fra il 1969 e il 1983, rimasta vedova anche del secondo marito, avviene la svolta politica come vero e proprio impegno sul campo che la proterà ad essere eletta in Parlamento nelle liste del PCI.
Natalia Ginzuburg fu una donna indomita e forte, con una vita profondamente segnata dal dolore, perse due mariti e due figli, alla quale mai si arrese, portando avanti ideali politici e sociali che la resero un unico nel panorama culturale e letterario del nostro paese.